Sant’Antonino di Susa – SCOGLIO DI JANTE

Accesso:

Da Vaie percorrere la SS25 fino a Sant’Antonino di Susa, quindi al bivio del benzinaio tenere la SX (Via Torino) e poi svoltare a SX in Via Vaie.
Parcheggiare doppo neppure 100m, quindi proseguire finchè non si incontra sulla DX un muro con l’indicazione per il Strada Galera.
Seguire questa indicazione, attraversare un passaggio su un grosso canale di irrigazione e addentrarsi nel bosco seguendo il sentiero. Dopo pochi metri si incontrerà un segnale che indica a sinistra lo SCOGLIO DI JANTE e a destra il settore DX della TERRA DI MEZZO .
Seguire un cordone e ci si trova allo scoglio. Le vie sono sia nel piccolo combale alla DX dello scoglio, sa in quello di SX e sono in sviluppo altre linee che verranno aperte appena possibile sempre nel comprensorio dello scoglio.
10 minuti dall’auto

Note tecniche:
Settore con esposizione prevalentemente a Nord.

Descrizione itinerari.

COMBALE DX:

da SX verso DX

(Esposizione: N-O)

1 – I Falliti
Descrizione: E’ la prima fessura che si incontra nella comba di DX. Partendo da una sorta di nicchia (con spit di cortesia a cui si può allongiare chi fa sicura) si sale di qualche metro e poi si traversa verso DX su una evidente fessura obliqua, quindi breve parte in cui si verticalizza, per poi imboccare una seconda fessura che nuovamente traversa salendo a DX, quindi nuovamente un paio di metri di verticalizzazione fino alla sosta.
Alternativamente, piuttosto che seguire la prima verticalizzazione, si può seguire la prima fessura obliqua proseguendo verso DX finchè questa si chiude del tutto, quindi con un passaggio di due tacche in verticale raggiungere la seconda fessura che prosegue sempre verso DX. Il grado resta il medesimo, ma aumenta l’ingaggio ed il grado di proteggibilità.
Top rope: Volendo si può risalire a piedi lo scoglio e si usa uno spit con maillon di servizio per calarsi.
Difficoltà: 5+/6A
Proteggibilità: R1
Lunghezza: 20 m
Materiale consigliato: una serie dallo #0.3 al #2 raddoppiando i medi. Portarsi degli slunghi per evitare attriti

2 – Uno, nessuno e centomila
Descrizione: Uno spit di cortesia a cui si può allongiare chi fa sicura indica la partenza. La linea da seguire è … quella che si vuole.
Si può prendere una fessura obliqua alta e poi appena si ha l’occasione si prende la linea de “i Falliti”, oppure si può traversare su una fessura obliqua più bassa fino in pratica all’attacco di ”Tanto per cominciare” scaldo e da lì si può proseguire dritti fino in catena, oppure ritraversare a sinistra per raggiungere la catena de “i Falliti”.
Ma volendo ci sono anche altre varianti più impegnative per grado di proteggiblità che passano in pratica tra le altre due vie, per lo più terminando sulla catena de “i Falliti”
Più si sta centrali più aumenta il grado di difficoltà nel proteggersi
Portarsi degli slunghi per evitare eventuali attriti soprattutto se si sale per varianti che vanno molto a DX
Top rope: come per “i Falliti”
Difficoltà: 5+/6B
Proteggibilità: R1+/R3
Lunghezza: 16/22 m
Materiale consigliato: Dal BD #0.2 al #2 raddoppiando i centrali, se però si sceglie di usare la catena di “Tanto per cominciare” portarsi appresso anche un #4 e/o un #5.

3 – Tanto per cominciare
Descrizione: Facile scaldo fino all’ultimo movimento dove bisogna trovare la methode in base all’altezza per raggiungere la catena. Essendo presenti un paio di grossi sassi staccati si è preferito consolidarli con la resina , piuttosto che disgaggiarli, visto che a valle è presente un sentieri molto frequentato nei weekend
Top rope: come per “i Falliti”
Difficoltà: 5
Proteggibilità: R1
Lunghezza: 18 m
Materiale consigliato: Una serie dallo #0.5 al #04. Utili ma non indispensabili uno #0.3 ed un #5.

COMBALE SX:

da DX verso SX

(Esposizione: N-E)

4 – Le bugie hanno le braccia corte
Descrizione: La fessura parte da una scritta fatta da qualche ragazzino, inizio tecnico con ringlock e dolorosi incastri di dita, quindi ribalta fisica e poi facile fessura in diedro appoggiato fino in sosta.
Top rope: Si può aggirare a piedi lo scoglio ed utilizzare un albero per calarsi alla sosta.
Difficoltà: 6B
Proteggibilità: R1+
Lunghezza: 15 m
Materiale consigliato: una serie dallo #0.2 allo #0.75, raddoppiando dallo #0.3 allo #0.5

5 – Ho i pugni nelle mani
Descrizione: Fessura non lunga ed abbastanza larga, che può risultare più ostica di quello che appare nell’uscita dalla sezione del piccolo tetto. Portarsi un paio di slunghi per evitare gli attriti.
Top rope: come per “Le bugie hanno le braccia corte”
Difficoltà: 6B
Proteggibilità: R1
Lunghezza: 12 m
Materiale consigliato: Doppi dal #2 al #4, un #1 ed uno #0.4.

6 – Il silenzio è duro
Descrizione: incredibile (!), ma è un boulder. Fessura abbastanza stretta e regolare per lo più da dita.
Difficoltà: 6A+ (?)
Lunghezza: 6m

SETTORE SX BASSO:

da DX verso SX

(Esposizione: N-E)

7 – XII Comandamento
Descrizione: Diedro perfetto ed abbastanza tecnico con incastro per lo più di dita. Si possono usare comunque diversi modi per salire la linea.
Top rope: E’ possibile aggirare a piedi la linea ed utilizzare un albero per calarsi alla sosta.
Difficoltà: 6B (grado da confermare)
Proteggibilità: R1+
Lunghezza: 13 m
Materiale consigliato: una serie dallo #0.2 al #2, raddoppiando dallo #0.3 allo #0.5, e volendo qualche nut medio/medio-piccolo.

Appena possibile verranno aggiunte nuove linee nella parte centrale e non solo.

(N = Nord, S = Sud, O = Ovest, E = Est)

Annotazioni:
Usare sempre il caschetto!

Cenni storici ed altre info:
In parete, come spesso capita, é stato rinvenuto un vecchio spit di appartenenza ignota.

MAPPA del CIT DISTRICT