Accesso:
Dalla SS25 attraversare il passaggio a livello della ferrovia in prossimità del Cafè Lumiere e risalire quindi per via Florio Benvenuto.
La strada attraversa una sorta di ponte andando verso SX, e a 200 m si trova il grande spiazzo del parcheggio antistante la vecchia cava.
Note tecniche:
Falesia con esposizione a Sud.
Descrizione itinerari:
da SX verso DX
(Esposizione: S)
1 – Via di sinistra (originale).
Descrizione: Diedri e piccoli tetti permettono di accedere ad una fessura di ringlock che mano a mano si apre fino ad raggiungere la sommità della cava. La parte di fessura è di fatto l’L2 della linea originale descritta nella vecchia guida di Grassi dell’81 (colore viola), leggermente diversa dalla linea che è stata richiodata di recente.
La fessura si sviluppa nell’evidente diedro nella parte SX della parete dopo un tiro di avvicinamento in placca a scelta (scegliere tra la 2° o 3° linea di fittoni).
Fare sicura da una catena nuova a fittoni resinati e partire per una evidente fessura che passa un primo tetto, quindi oltrepassare una vecchia sosta rugginosa ma solida posta a DX della linea di scalata (utilizzabile al posto della prima sosta, volendo), proseguire per l’evidente diedro, proteggere con materiale piccolo, superare il secondo tetto, traversando un paio di metri a DX e imboccare la fessura che risale la parte superiore della falesia.
Volendo si può passare per una variante (colore azzurro) che subito dopo S1, leggermente a SX, rimonta un evidente diedro fessurato che prosegue dritto per svariati metri e che nella sua parte finale aggira passando a sinistra un piccolo risalto, quindi traversare verso DX e riguadagnare il diedro.
Da S2 ci si può calare con una doppia da 55 m, o si può scendere a piedi per il sentiero che percorre il lato SX (sguardo a monte) della falesia.
Sia sulla linea canonica che nella variante si suggerisce di usare le mezze, alternandole sulle protezioni e slungare a dovere e generosamente per evitare fastidiosi attriti.
Top rope: Volendo ci si più calare dall’alto sfruttando i molti alberi sommitali.
Difficoltà/Proteggibilità: 6B, R1+
Lunghezza: L1 15m + L2 35m
Materiale: dai piccoli (#0.3) ai medi più nuts medio piccoli. Utile qualche camma raddoppiata (#0.3 – #1). Se si scala la variante raddoppiare i medi dallo #0.5 all’#1.
2 – Spigolo centrale.
Descrizione: la linea pressochè perfettamente diritta segue una piccola fessura che a tratti è decisamente difficile da proteggere! (colore blu)
Top rope: La catena è raggiungibile usando i fittoni con cui è attrezzata la linea.
Difficoltà/Proteggibilità: 5C, R2+
Lunghezza:20m
Materiale consigliato: nuts dai micro ai medi e friends dai micro all’#1.
3 – Via normale.
Descrizione: la linea segue un evidente fessurino che taglia verticalmente la parete centrale, per poi traversare leggermente per arrivare in sosta. (colore arancione)
Top rope: La catena è raggiungibile usando i fittoni con cui è attrezzata la linea.
Difficoltà/Proteggibilità: 4, R2
Lunghezza:20m
Materiale consigliato: nuts e friends dai micro allo #0.4 (utile doppio uno #0.3).
4 – Diedro.
Descrizione: Bel diedro in opposizione.
Tenere dei friends piccoli per l’uscita.
La fessura si sviluppa nell’evidente diedro nella parte DX della parete che sovrasta il grande terrazzamento. (colore giallo)
Top rope: No, ma volendo si può raggiungere la sosta scalandola inizialmente usando i fittoni resinati.
Difficoltà/Proteggibilità: 5c/+, R1+
Lunghezza: 30 m
Materiale: dai piccoli (0.3) ai medi. Utile qualche raddoppio dei medi (0.5 – 0.75)
5 (a) – Via della lama – Variante Bonelli a.k.a. Variante Flake Boot – S1.
Descrizione: Una linea molto bella, logica, che percorre tutta la lama nella parte destra della falesia. (colore verde)
A differenza della storica “Via della lama” che passava solo per la parte finale della lama, la variante la percorre per intero.
Abbiamo trovato una foto d’epoca del 1979 ( Museo Nazionale della Montagna – CAI – Torino ) in cui Gianni Comino fa sicura a Massimo Demichela proprio su questa linea, inoltre nella guida di Grassi del 1981 tale linea viene citata come “Variante Bonelli”.
Top rope: Si , usando S2 per calarsi ad Si , ma sconsigliato.
Difficoltà/Proteggibilità: 6A, R1
Lunghezza: 18 m
Materiale: utile ma non indispensabile un friend grosso iniziale (#5 o #6) prima che la fessura inizi il traverso. Quindi utile un #4, poi #0,5 e/o #0.75, quindi un paio di #2 o in alternativa un #3. Volendo si può anche usare uno #0.3/#0.4 poco prima della sosta. Insomma, non mancano certo le possibilità di protezione 😉
6 (a) – Storica Via della lama – S1.
Descrizione: La linea percorre verticalmente un fessurino proteggibile con materiale piccolo che permette di raggiungere la parte superiore della grande lama. (colore rosso)
Sosta in comune con la sua variante.
Top rope: Si , usando S2 per calarsi ad Si , ma sconsigliato.
Difficoltà/Proteggibilità: 6a, R1+
Lunghezza: 18 m
Materiale: usare microfriends e nuts per proteggere il fessurino, quindi un paio di #2 per l’uscita sulla lama fino in sosta. Volendo si può anche usare uno #0.3/#0.4 poco prima della sosta.
5 (b) / 6 (b) – Storica Via della lama – S2.
Descrizione: da S1 proseguire seguendo un diedro appoggiato che sale a sinistra, quindi scavallare su un secondo diedro appoggiato che poi di colpo si verticalizza. Prestare attenzione a dove si protegge. Uscita atletica dal diedro, proteggibile con friends piccoli o nuts e poi con friends medi prima della sosta.
Per scalare S2 si può utilizzare una corda singola, ma si consiglia l’uso delle mezze e di rinvii slungati per diminuire gli attriti. Volendo si può raggiungere S2 con un’unica lunghezza di mezze da terra, slungando a dovere ed alternando le rinviate per evitare il tiraggio. Possibile calarsi in doppia, mentre se si concatenano S1 ed S2 occorre utilizzare una corda da 80m.
Top rope: Si , usando S2 per calarsi ad Si , ma sconsigliato.
Difficoltà/Proteggibilità: 6a, R1+
Lunghezza: 12 m
Materiale: usare friends, dai piccoli ai medi e nuts per proteggere l’uscita dal diedro finale.
(N = Nord, S = Sud, O = Ovest, E = Est)
Annotazioni:
Usare sempre il caschetto!
PS: La vicinanza con la Falesia della ZIA e la Falesia degli ARTISTI fa si che le linee scalabili trad a pochi minuti l’una dall’altra siano di più.
Cenni storici ed altre info:
Una delle falesie più storiche della bassa Val Susa.
Tra gli apritori annovera Grassi, Mochino, Oviglia.