Borgata Muni – MASSO BRUNO

Accesso:
Dirigersi verso l’abitato di Borgata Muni arrivando da Caprie , oppure da Condove , a seconda che si arrivi da Torino o da Susa.
Parcheggiare nello spiazzo con il monumento ai partigiani , quindi dirigersi dentro l’abitato e al primo bivio con indicazioni dirigersi verso Audani.
Si attraversa un pratone e si imbocca una mulattiera quindi si raggiunge un trivio con segnali per Muni e Audani.
Qui abbandonare la mulattiera  traversando in obliqui verso destra attraverso il bosco ed in 3 minuti si raggiunge il settore.
10 minuti dall’auto o poco più.

Note tecniche:
Falesia con esposizione a Sud-Ovest, circondata da un bosco di alberi ad alto fusto.

Descrizione itinerari:
da SX verso DX

(Esposizione: SO)

1 – Via del Pettirosso (storica).
Descrizione: Un vero e proprio gioiellino. Fessura bellissima che si può dividiere in due parti per caratteristiche differenti in tutto.
La prima semplice, ben proteggibile e con ottimi incastri di mano.
La seconda bellissima, tecnicamente difficile e in stile british.
Se infatti in questa seconda parte c’è tutto (piccolo ma buono) per dita e piedi, proteggere nel posto giusto con il nut o micro friend giusto non sarà una passeggiata.
Data l’ottima spittatura si può dire che sia una fessura che si addice perfettamente per chi vuole mettersi alla prova, con la sicurezza dello spit in caso di emergenza.
Attacco: Appena arrivati al settore si trova sulla pala di roccia che ci si trova proprio di fronte.
Top rope: Si, dato che è una linea spittata si può comunque scalare in modo sportivo per raggiungere la sosta.
Anche se così facendo, per gli amanti del genere, si perde l'”a vista”.
Difficoltà/R: 6B, R2
Lunghezza: 30 m
Materiale: Dallo #0,4 al #3 nella parte bassa, mentre nella parte in alto microfriends e nuts a seconda dei casi.
Ovviamente se possibile raddoppiare i microfriends/nuts e possibilmente usare due mezze corde per diminuire la forza di impatto sulla singola protezione in caso di caduta.

2 – Nullatenente.
Descrizione: risalire l’evidente fessurino proteggibile a micro e/o nuts medio-piccoli , quindi raggiungere la sosta sovrastante.
Questa linea non era relazionata nella storica guida di Grassi e non presentava bolli rossi anche se è quasi impossibile che non sia stata scalata a suo tempo tenuto conto della sua logicità.
Ad oggi, dopo la rivisitazione della chiodatura, si concatena L1 ed L2 in un’unica lunghezza.
Attacco: Appena arrivati al settore andare una decina di metri a destra ed è impossibile da non vedere.
Top rope: Si, dato che è una linea spittata si può comunque scalare in modo sportivo per raggiungere la sosta.
Anche se così facendo, per gli amanti del genere, si perde l'”a vista”.
Difficoltà/R: 6C, R1+
Lunghezza: 32 m
Materiale: Dallo #0,5 al #5.

3 – Via della Crepa (storica).
Descrizione: La linea risale l’evidente diedro che dopo una prima parte non difficile diventa strapiombante. In uscita è ancora presente il blocco incastrato che veniva menzionato nella guida storica.
Quindi, dopo una nicchia/cengia si passa ad una bella fessura con ottimi incastri di mano e pugno, facilmente proteggibile ma non banale.
Difficoltà/R: 6A+ / R1
Lunghezza: 32 m
Materiale: #0.4 #3 #0.4 #0.5 #4 #0.4 #0.5 #5 (#6).

4 – Via del Fiato Sospeso (storica).
Descrizione: La linea parte con un traverso nella parte destra del settore per poi risalire dritta verso la sommità del monolite.
Quindi, dopo una nicchia/cengia si passa ad una bella fessura con ottimi incastri di mano e pugno, facilmente proteggibile ma non banale.
Difficoltà/R: 6A+ / R1
Lunghezza: 18m
Materiale: #0.4 #3 #0.4 #0.5 #4 #0.4 #0.5 #5 (#6).

(N = Nord, S = Sud, O = Ovest, E = Est)

Annotazioni:
Usare sempre il caschetto! (…e cognizione di causa)

Cenni storici ed altre info:
Nel 2021 le pareti della Rocca Nera sono state sottoposte ad un enorme lavoro di rivalutazione. Il nome della falesia ora è Divina Commedia, divisa a sua volta in sotto-settori.

MAPPA del CIT DISTRICT